I corsi di Ventuno

Ventunolab ha ora una suo sito per vederlo clicca qua

«Con i denari non è detto trovare i buoni eserciti, ma con li buoni soldati si trovano di sicuro i denari» (Scipione Ammirato, “Discorsi sopra Cornelio Tacito”)

PRESENTAZIONE

L’università di Oxford calcola che il 47% dei lavori attualmente esistenti saranno sostituiti da macchine nel corso dei prossimi dieci-vent’anni. Oltre un terzo degli articoli di finanza che si leggono su Forbes sono scritti da un software (e non si nota). Google da qualche settimana ha spostato il confine fra informazione e comunicazione. Quando si mette in piedi un giornale nuovo si ricevono circa 40-50 curriculum al giorno ma non si trovano le persone di cui si ha bisogno. La formazione è troppo importante per essere usata come strumento di clientelismi vari. I docenti che ai corsi dicono «Amsa» al posto di «Ansa» sono l’ultima iattura che mancava, …

Potremmo continuare a lungo a elencare gli elementi di scenario da cui è nato il progetto di “Ventuno”, la società che abbiamo messo in piedi con lo scopo di offrire una formazione di alta qualità che permetta di stare al passo con questi e altri cambiamenti, offrendo corsi strettamente legati alle esigenze del mercato e gestiti da docenti che hanno una forte esperienza settoriale. Lo scopo è quello di non farsi travolgere dal ventunesimo secolo e di dotarsi invece degli strumenti per poterlo affrontare con serenità. Da qui il nome Ventuno. 

I nostri target sono certo giornalisti e comunicatori. Ma non solo: i corsi sono pensati per una platea più vasta di produttori di contenuti che va ben oltre queste categorie e include anche altre professioni e le aziende. Ad esempio, saper leggere i bilanci potrebbe servire anche ai sindacalisti per fare contrattazione aziendale, come in Germania. Saper leggere i dati del proprio sito per migliorarne il posizionamento di mercato non serve solo ai giornalisti, … e così via.

INNOVAZIONE

Gli iscritti ai nostri corsi hanno  a disposizione un forum online dove potersi consultare su problemi inerenti la materia e delle “ricaricabili per la consulenza” con cui possono comprare delle ore che il docente mette a disposizione per rispondere a mail e telefonate per chi avesse specifiche esigenze di formazione (per farsi seguire ad esempio su progetti in corso). L’avvento dei Mooc (Massive open online courses), come la piattaforma Coursera, sta iniziando una rivoluzione nella formazione di alto livello a cui, con questi corsi, nel nostro piccolo, vorremmo iniziare a partecipare. Stiamo già lavorando ad altri percorsi formativi da aggiungere a quelli che partono ora, su temi come l’animazione delle grafiche per l’illustrazione dei dati e più in generale sull’informazione e la comunicazione visiva, ma anche sui moduli di accesso per accedere alle informazioni in Italia e all’estero, sulla gestione dei software per il whistle blowering e, più semplicemente, sui modi per aprire e gestire blog e siti.

CHI SIAMO 

I corsi di Ventuno si affiancano a Ventunolab.it che è un blog sull’innovazione nei media (che verrà lanciato nei prossimi giorni). L’idea è quella di un piccolo laboratorio di ricerca sui cambiamenti tecnologici, di mercato e di funzione che stanno attraversando il mondo dei media e l’obiettivo è di trasformare l’analisi di queste informazioni, attuata nel blog, in corsi di formazione.  Gestito da noi ma ovviamente aperto alla partecipazione delle varie intelligenze del settore. Le caratteristiche dei nostri corsi sono tre: 1) la maggiore vicinanza possibile alla realtà e ai suoi bisogni, perseguita attraverso il lavoro di ricerca del blog e l’ascolto delle esigenze 2) il coinvolgimento di docenti molto specializzati nelle loro materie e infine , appunto, 3)  l’utilizzo di alcuni strumenti complementari come i forum per i singoli forum e le “ricaricabili per la consulenza”.

Ventuno e Ventunolab, sono gestiti da me assieme a:

Paolo Bottazzini, autore di «Googlecrazia», tecnologo che ha svolto attività di docenza al Politecnico di Torino e all’Università  Statale di Milano e ha lavorato per Telecom, Rcs e altri.

Enrico Pedemonte, autore di «Morte e resurrezione dei giornali», giornalista, ex caporedattore all’Espresso e a Repubblica, ha insegnato «Teoria e tecnica dei nuovi media» alla Sapienza di Roma.

Per informazioni o per suggerire altri temi e altri docenti – chiaramente qualificati – da coinvolgere: info@ventunolab.it

TEMI CORSI

1) ANALISI DEI BILANCI (Fabio Pavesi, Il Sole 24 Ore) – Come si legge e si interpretano i dati di  bilancio di un’impresa, di una banca, di un ente pubblico.

Nel caso delle imprese verranno analizzati:

  1. Ricavi e le loro dinamiche

  2. Livello della redditività… come è strutturata la sua evoluzione.

  3. Struttura finanziaria: c’è troppo debito e come  si affronta. è sostenibile il peso del debito? gli oneri finanziari rischiano di compromettere i margini industriali?

  4. Analisi in rapporto ai concorrenti diretti

  5. Indicatori: roi; roe; pfn; mol; indicatori borsisttici: p/e; ev/ebitda

 

Nel caso delle banche:

  1. Come si interpretano i margini delle banche

  2. Le sofferenze in rapporto a patrimonio e attivo

  3. I derivati

  4. L’analisi del credit crunch, lato domanda, lato offerta

  5. Indicatori economici, indicatori borsistici, price/book value, Roe

 

 Nel caso degli enti pubblici (bilancio dello stato, delle regioni, dei comuni)

  1. Quadro delle entrate; quadro delle uscite

  2. Analisi sommaria del bilancio dello Stato

  3. Analisi di città capoluogo a confronto

  4. I residui attivi e passivi

  5. I disavanzi come si coprono?

 Ovvio che il corso preveda numerosi casi di scuola e analisi di situazioni reali.

2) CAPIRE GOOGLE ANALYTICS PER CONQUISTARE MERCATO E LETTORI (Paolo Bottazzini, SocialGraph) L’intervento di Ventuno è volto a realizzare una giornata di formazione per professionisti del mondo editoriale e per i settori marketing e comunicazione delle imprese. Il corso si propone di fornire strumenti di immediata applicazione nella gestione di un portale online. 

IMPOSTAZIONE  

Il lavoro editoriale in ambito digitale esige un bagaglio di competenze nuove rispetto a quelle richieste dai media cartacei. Oltre alla conoscenza specialistica del settore di mercato e alla preparazione editoriale, l’ambiente online prevede:

  1. La disponibilità delle nozioni indispensabili, di ordine tecnologico ed editoriale, per l’ottimizzazione SEO;
  2. Una nuova comprensione del comportamento e degli interessi degli utenti tramite la ricognizione dei dati sulle piattaforme di Analytics;
  3. La gestione delle indicazioni semantiche utilizzate in Rete;

OBIETTIVI

L’obiettivo del corso è fornire gli strumenti operativi, tramite la descrizione del funzionamento dei motori di ricerca e degli script di analytics, la ricognizione di esempi e un’esercitazione. Attraverso questo approccio concreto alla ricognizione dei dispositivi, il team potrà apprendere:

  1. Tecniche di immediata applicazione per l’affinamento e l’aggiornamento del prodotto editoriale in modalità time to market;
  2. Tattiche di ottimizzazione competitiva dei contenuti e della pianificazione editoriale;
  3. Metodi di ottimizzazione dei processi di organizzazione e di pianificazione;
  4. Dimestichezza con i dispositivi tecnologici rivolti ad un pubblico non ingegneristico per la gestione dei portali.

PROGRAMMA

Il corso si sviluppa in una giornata di otto ore. Il percorso è articolato in quattro moduli, di un’ora e mezza ciascuno.

  1. Il primo sarà dedicato ad un’introduzione al SEO on-site: verranno indicati gli accorgimenti essenziali per l’ottimizzazione per i motori di ricerca, saranno presentati attraverso la ricognizioni di alcuni esempi pratici;
  2. Il secondo modulo si concentra sulla descrizione del funzionamento degli algoritmi dei motori di ricerca e dei principali social media, al fine di comprendere le logiche che motivano le indicazioni elencate nel primo modulo e quelle che saranno esposte nei moduli successivi;
  3. Il terzo sarà dedicato ad Analytics e Webmaster Tool. La ricognizione di questi strumenti non è tesa solo a soddisfare le esigenze di una preparazione SEO: l’interrogazione del dispositivo permette di comprendere nel dettaglio le caratteristiche della ricezione del pubblico cui si sta parlando. Le opportunità di business iscritte nei bisogni «tracciati» degli utenti, la mappatura socio-anagrafica del pubblico, i comportamenti di ascolto e di interazione, sono ingredienti indispensabili nella lettura dei dati su analytics.
  4. Al termine, nell’ultimo modulo, verrà proposta un’esercitazione pratica. 

3) IMPARARE A USARE LE CARTE GIUDIZIARIE (Manuela D’Alessandro, Guido Salvini, Davide Steccanella) In questo caso Ventuno vuole offrire la possibilità di apprendere come usare i documenti legali di cui si è in possesso, come muoversi quando in ballo ci sono aspetti giudiziari di grande delicatezza, come evitare le querele e più in generale tutta la cassetta degli attrezzi che bisogna avere quando entrano in gioco l’attività giudiziaria e più in generale quella investigativa.

Manuela D’Alessandro (giornalista giudiziaria, Agi Reuters)

  1. La cronaca giudiziaria:  un mestiere bello e pericoloso
  2. La ricerca delle notizie nelle diverse fasi di un procedimento giudiziario
  3. Come si legge un’ordinanza di custodia cautelare
  4. Si possono criticare i magistrati? La critica giudiziaria

Davide Steccanella (avvocato)

  1. I rischi per il cronista giudiziario e i suoi errori più comuni
  2. La partita mediatica tra Procura e difesa
  3. La cronaca giudiziaria sul web e le regole per i blogger.

Guido Salvini (giudice)

  1. Il diritto di cronaca e la segretezza dell’inchiesta. Quando una notizia può danneggiare un’indagine.
  2. Il linguaggio del cronista giudiziario.
  3. Il giornalista investigativo e il suo rapporto col magistrato del cronista giudiziario.

Esercitazioni

I CORSI SUI DATI

Sul mercato esiste già un’ampia offerta di corsi di data journalism. Noi siamo stati molto selettivi sia nella scelta dei docenti che nei temi. Il primo corso (diviso in due giornate diverse) lo insegna Guido Romeo, data business editor a Wired, ha sviluppato la  Data Journalism School  messa in piedi dalla Fondazione Ahref con l’Istat, ha insegnato o insegna anche alla scuola di formazione scientifica della Sissa di Trieste e a quella di Google a Torino. Il secondo lo tiene Nicolò Cavalli, ex ricercatore presso il Dipartimento di Scienze Statistiche della Sapienza di Roma (e ha fatto anche esperienze di ricerca a SciencesPo a Parigi e alla London School of Economics di Londra). Il primo dei due corsi riguarda soprattutto le fonti, l’utilizzo di Excel e dei data set. Il secondo include invece principi basici di statistica ed econometria e l’utilizzo di software come “R”. Entrambe prevedono prove pratiche di apprendimento.

4) DATA JOURNALISM: QUANDO I DATI DIVENTANO INFORMAZIONE

(Guido Romeo, Wired)

Il corso si compone di due moduli, uno di base e uno avanzato più focalizzato sugli strumenti e la pratica. I moduli possono essere seguiti in maniera indipendente, ma perchi accede direttamente al secondo è consigliabile avere una buona dimestichezza dell’uso di excel e delle sue funzioni di base. Nel corso di ogni mudulo i partecipanti si cimenteranno nell’applicazione pratica degli strumenti presentati per la produzione di un articolo.

PARTE A – Il Data driven journalism (Ddj) e gli strumenti di base

10.00-13:00 – Che cos’è il data journalism

docente: Guido Romeo

Il modulo è indicato per tutti coloro digiuni di data journalism o interessati a un aggiornamento. Si parte dagli esempi migliori in Italia e all’estero, per esplorare le le fonti di dati e si presentanogli strumenti e le metodologie di lavoro. Il modulo affronterà anche come si integra il processo di lavorazione dei dati in una redazione.

Un’attenzione partiolare è dedicata al diritto di accesso all’informazione e agli strumenti legali per ottenere dati e informazioni dalle amministrazioni pubbliche.

14:30-18:30 – Gli strumenti di base: esercizione pratica

docente: Guido Romeo

Pulizia ed elaborazione dati con Excel.

Esercitazione pratica con Excel e dataset.

Introduzione ai principali software di visualizzazione di dati online.


Prova pratica di elaborazione di un articolo a partire da un dataset.

— o —

PARTE B – Strumenti avanzati per il Data driven journalism (Ddj)

10.00-13:00 – Come raccogliere dati e costruire un database

docenti: Guido Romeo e Marco Montanari

La prima parte del modulo affronta gli strumenti e i principi di base per raccogliere dati dal web e da documenti pdf per organizzarli in un database lavorabile. La lezione frontale si accompagna a prove pratiche di utilizzo degli strumenti.

14:30-18:30 – Non dire dato finché non l’hai mappato: esercizione pratica

docenti: Guido Romeo e Marco Montanari

Introduzione ai software di mappatura. Prova pratica di elaborazione di un articolo a partire da un dataset.

5) DATA JOURNALISM: COME USARE E INTERPRETARE I DATI (Nicolò Cavalli, ricercatore)

Negli ultimi anni, l’utilizzo dei dati nel giornalismo si è fatto sempre più frequente ed è cresciuta la rilevanza del fact-checking nel dibattito pubblico. Il corso intende fornire una sintesi dell’evoluzione del data-driven journalism e dei principali metodi di raccolta, di verifica e di visualizzazione dei dati sulla base dell’analisi di esperienze concrete emerse in questa direzione, lo studio di riferimenti teorici provenienti dal campo della statistica e dell’econometria, la familiarizzazione con i metodi d’indagine e i principali software utilizzati (come ad esempio R). Questo avverrà con l’assegnazione di compiti pratici individuali e un successivo tutoraggio per tutti gli interessati.

Il corso sarà così svolto:

Modulo A :

Evoluzione del data-driven journalism e revisione di esperienze concrete. Durata: 2 ore

Modulo B:

Processi di generazione dei dati, ricerca e verifica delle fonti. Durata: 2 ore

Modulo C:

Trattamento dei dati, correlazione vs causalità. Durata: 2 ore

Modulo D:

Software di analisi e visualizzazione. Imparare a usare il software R. Durata: 2 ore

Modulo E:

Esercitazioni pratiche. Durata: 2 ore

DATE CORSI 

Data journalism (corso base) – Romeo: 13 dicembre (Parte A) – dalle 10 alle 18.30

Capire come usare Google Analytics – Bottazzini: 20 dicembre – dalle 10 alle 18

Data journalism II (avanzato) – Romeo: 10 gennaio (Parte B) – dalle 10 alle 18.30 

Imparare a leggere i bilanci – Pavesi: 17 gennaio – dalle 10 alle 18 

Data Journalism III (specialistico) – Cavalli: 24 gennaio – dalle 10 alle 18

Capire come usare Google Analytics – Bottazzini: 31 gennaio – dalle 10 alle 18

Imparare a usare le carte giudiziarie (D’Alessandro, Salvini, Steccanella):  28 febbraio – dalle 10 alle 18

 

COSTI E DURATA:

I corsi si terranno al sabato e dureranno 6-8 ore l’uno con una pausa pranzo. Per partecipare bisogna pagare una quota di 150 euro che dà diritto alla partecipazione al corso e al forum online di quella disciplina.  Inoltre, per chi avesse esigenze di formazione molto specifiche, gli iscritti possono comprare delle “ricaricabili per la consulenza” (del taglio di 50,100, 150 e 200 euro) che danno diritto all’acquisto di ore di lavoro del docente per rispondere a mail e telefonate ed essere così seguiti su base personale nell’esecuzione di progetti e lavori. Con 50 euro si compra un’ora del tempo, con 100 due ore e così via. Il numero massimo di iscritti ad ogni è corso è 15, quello minimo è 7. Se non è stata raggiunta questa soglia minima i soldi versati vengono interamente restituiti e il corso annullato. Per chi volesse puntare tutto sui dati e acquistare il pacchetto complessivo di tre giorni di lezioni il costo è di 400 euro, anziché 450. Le iscrizioni a ogni corso si chiudono 24 ore prima dell’inizio.

Al termine del corso sarà chiesto un giudizio sulla valutazione della sua utilità e della preparazione dei docenti.

PS per giornalisti: I nostri corsi non hanno ancora il riconoscimento dei crediti formativi previsto dall’Ordine

 

DOVE SI TENGONO I CORSI:

La sede dove saranno tenuti è quella della Sec, in via Panfilo Castaldi 1, zona Porta Venezia. Metro: Porta Venezia o Repubblica. Ne approfittiamo per ringraziare Sec per la gentile ospitalità.

DOCENTI:

Paolo Bottazzini, laureato con 110 e lode in Filosofia, ha messo in piedi prima Pquod e poi SociaGraph due società con cui ha lavorato come architetto delle informazioni sui media digitali per clienti come Telecom, Rcs, Linkiesta e molti altri. Ha svolto attività di docenza al Politecnico di Torino e all’Università Statale di Milano. È autore del saggio “Googlecrazia” (edito da Convergenze).

Nicolò Cavalli è laureato con 110 e lode in Economia e scienze sociali presso l’Università Bocconi, e in Scienze Politiche presso l’Università di Bologna. E’ stato ricercatore presso il Dipartimento di Scienze statistiche dell’Università la Sapienza di Roma e ha passato periodi di ricerca presso SciencesPo, Paris e la London School of Economics. Oggi è economic editor a pagina99 dopo aver collaborato con Linkiesta.it.

Manuela D’Alessandro, laureata in giurisprudenza, da dieci anni cronista giudiziaria per le agenzie di stampa Agi e Reuters. Ha collaborato con diverse testate on line, tra cui Linkiesta e cura il blog Giustiziami da lei fondato. È coautrice con Gianni Barbacetto e Luca Ferrara della graphic novel “Ruby – sesso e potere ad Arcore”.

– Marco Montanari, sviluppatore di applicazioni web e mobile presso i Laboratori Guglielmo Marconi, è da sempre appassionato di gestione dei dati e di rappresentazione della conoscenza. Laureato in Ingegneria Informatica all’Università di Bologna, dove ha approfondito proprio le tematiche della rappresentazione nell’ambito dell’intelligenza artificiale. Inoltre, l’interesse verso la rappresentazione della complessità lo ha portato ad avvicinarsi ai mondi della cartografia digitale e degli Open Data.

– Fabio Pavesi, giornalista finanziario e caposervizio finanza del Sole 24 Ore, esperto di bilanci ha svolto attività di docenza per varie banche e imprese oltre che per i Master organizzati dal Sole.

Guido Romeo è data&business editor a Wired Italia e ha coordinato fino al 2013 il progetto iData di Fondazione Ahref per la quale ha sviluppato la Data Journalism School in collaborazione con Istat. È tra i fondatori dell’associazione Diritto di Sapere per la promozione di un Freedom of Information Act italliano. In passato ha lavorato per Focus, Vogue e Il Sole24Ore. È stato finalista al Data Journalism Award nel 2013 e 204, rispettivamente con le inchieste #doveticuri, sulla mortalità negli ospedali italiani e con #soldiaipartiti, che ha mappato e reso disponibile in open data 20 anni di finanziamenti ai partiti politici italiani. Nel 2009 è stato insignito del premio Voltolino per la divulgazione scientifica, e nel 2008 dell’Amundsen prize per il giornalismo sul cambiamento climatico.

Guido Salvini, attualmente è gip a Cremona dove si è occupato dell’ultima inchiesta sul calcio – scommesse. Negli anni ottanta e novanta ha condotto come giudice istruttore diverse inchieste sul terrorismo nero e rosso, tra cui quella sulla strage di piazza Fontana. Ha collaborato con varie testate tra cui ‘Il Riformista’ ed è autore del libro ‘Office ad night – appunti non ortodossi di un giudice”.

Davide Steccanella, avvocato penalista dal 1991 e giornalista pubblicista. È autore del libro ‘Gli anni della lotta armata – Cronologia di una rivoluzione mancata”. Scrive su diverse riviste di diritto penale e su vari siti web, tra cui “Postilla” e tiene una rubrica sul settimanale ‘Chi’. E’ docente al corso annuale di formazione dei difensori d’ufficio organizzato dalla Camera Penale di Milano.

PER ISCRIVERSI

Bonifico bancario sul conto IT 85 U 03058 01604 100320230915, specificando per quale corso e in quale data.

8 thoughts on “I corsi di Ventuno

  1. salve, se ho ben capito i corsi sono tutti in presenza, giusto?
    non é possibile partecipare in video conferenza, vero?
    grazie
    Mauro

    • Gentile Mauro, purtroppo per ora non siamo in grado di fornire un collegamento video, ce l’abbiamo in mente dal primo giorno consapevoli della sua necessità e opportunità ma non siamo ancora lì purtroppo. Spero di dare molto presto notizie positive in tal senso, grazie dell’interesse, Jacopo

  2. Pingback: I corsi di Ventuno sono “beni esperienza” | Luca De Biase

    • Gentile Federica, i corsi verranno ripetuti ma non tutti, sono valutazioni che faremo finita una prima fase di rodaggio. Quanto al video le faremo sapere. Per ora grazie dell’interessamento e buon lavoro, J

  3. Pingback: Barigazzi: “Un giornalismo migliore grazie ai software” | magzine

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