Le mie ricerche sui media

Qui si trova lo storico del mio lavoro sui media. Per leggere invece quello che sto studiando ora rimando al  blog Ventunolab dove con Enrico Pedemonte e Paolo Bottazzini stiamo pubblicando le nostre ricerche. Clicca qua

I ragazzi di magzine, il giornale online della Scuola di giornalismo dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, hanno posto a me e ad altri cinque colleghi alcune domande sullo scenario futuro dell’informazione. Le mie risposte sono qua.

Per la fondazione Ahref, diretta da Luca De Biase e con un comitato scientifico composto da Weinberger di Harvard,  Steiger di ProPubblica e Ito del MIt Medialab, ho scritto due paper  sugli standard utilizzati da alcune delle principali testate mondiali (Reuters, Bloomberg, Newsweek, Nbc, Dow Jones) nei processi di verifica delle informazioni nell’epoca della loro riproducibilità tecnica. Problema amplificato dall’informazione online dove la manipolazione dell’informazione è più facile e la rapidità di diffusione maggiore e dove non tutti gli standard editoriali in uso possono trasmigrare sul digitale, anzi.

Il secondo paper riguarda nello specifico gli standard dell’informazione nei social network. È vero che, come spiega Enrico Pedemonte, come i primi giornali sono nati nei caffè, è naturale che un giornale adesso nasca in un social.  Ed è vero che ora nessuno può ora permettersi i processi di verifica del New Yorker che un tempo prendevano giorni, settimane e anche mesi. Ma è anche vero che, come racconta questo articolo della Columbia Journalism Review, la stessa Rete, dopo una fase corsara, sta ora cambiando mentalità. A BuzzFeed, hanno assunto degli editor che si occupano delle verifiche.  E come dimostra il caso Storyful,  a lungo analizzato nel paper, il digitale sta formando i propri processi di costruzione della notizia, spesso adattando quelli della carta stampata.  Perché diventa sempre più rilevante per i media, soprattutto quelli tradizionali, lavorare sui propri standard per adattarsi al nuovo mondo e ai suoi linguaggi.

Gli standard dell’informazione 

1.1 Ipotesi di lavoro

1.2 Parte prima: l’origine del problema

1.3 Parte seconda: i criteri della scelta

1.4 Parte terza: le attuali necessità di queste distinzioni

1.5 Possibili sviluppi

Gli standard dell’informazione (Versione integrale in Pdf)

 

Il processo di verifica ai tempi di Twitter

1.1 Ma quanto è facile manipolare

1.2 Il mondo disintermediato è più radicale

1.3 Le “bufale” dei social: due casi esemplari

1.4 “Non possiamo più capire se le foto sono false”

1.5 L’arma segreta per la verità all’epoca dei social: l’artigianato

 

Qui si trova invece il mio Ted Talk intitolato “In our age information overload is the true censorship” (clicca sulla foto per vedere il video)

 

 

Infine ho scritto il capitolo su “Il futuro nei media” nel libro a più mani “11 settembre 2021, le minacce del prossimo decennio” (Franco Angeli editore, a cura di Gianluca Ansalone e Angelo Zappalà, prefazione di Edward Luttwak)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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